Dedichiamo una serie di articoli di approfondimento alle regioni da cui provengono gli oli della Selezione Oli d’Italia – Sabino Basso. Partiamo dalla Campania.

Nel corso dell’anno precedente abbiamo esplorato l’Italia grazie alle Confezioni della Selezione Oli d’Italia – Sabino Basso. Quest’anno cominciamo il nostro percorso tra i migliori oli italiani ripercorrendo le regioni e le aree del paese protagoniste della Selezione e delle sue Confezioni. Per approfondire la storia degli usi e dei consumi degli oli, invece, vi invitiamo a far riferimento alla sezione notizie di Olio Basso. Sempre in quella sezione potrete trovare un interessante approfondimento dedicato alle etichette dell’olio e alle denominazioni che una cultivar o un olio possono ricevere.

La Selezione Oli d’Italia e la Campania

La Campania è una delle regioni storicamente, culturalmente, economicamente e anche enogastronomicamente più importanti del meridione italiano e del Mediterraneo. È anche la regione in cui ha avuto inizio la storia della famiglia Basso e dell’Olio Basso, una delle tante fiabe in cui impegno, dedizione e anche fatica hanno consentito di costruire un’impresa sana, impegnata non solo nella vendita, ma anche nella divulgazione dei valori di questa terra e delle sue qualità sensazionali.

Una precisazione importante: in questo articolo ci concentreremo sulla Campania… ma non sull’Irpinia, la peculiare località dove hanno sede e origine le attività di Olio Basso e la Selezione Oli d’Italia – Sabino Basso. La scelta è dettata dal desiderio di dedicare all’Irpinia un focus più avanti, che leggerete in futuro.

Le confezioni campane della Selezione Oli d’Italia

Le confezioni della Selezione Oli d’Italia – Sabino Basso espressamente dedicate alla Campania sono ben due: 

Ma l’insieme di confezioni aumenterebbe esponenzialmente se includessimo anche gli oli irpini nel novero. Al di là di questa scelta stilistica, come mai così tante confezioni fanno riferimento alla Campania?

La risposta è che la Campania è una delle regioni italiane con il maggior numero di prodotti locali, oli inclusi, ufficialmente riconosciuti come prodotti DOP o IGP (per approfondire le definizioni, cliccate qui). 

Per questo tanti oli della Selezione Oli d’Italia – Sabino Basso provengono dalla Campania. Scopriamo insieme quali sono.

Sabino_Basso_Olio_Extravergine_DOP_Penisola_Sorrentina

DOP Penisola Sorrentina

Il DOP Penisola Sorrentina è un olio realizzato a partire dalla cultivar Minucciola.

La Minucciola, di cui abbiamo ampiamente parlato nelle pagine dei tour dedicati alle Confezioni della Selezione Oli d’Italia – Sabino Basso, è una cultivar caratterizzata dalla sua crescita tra mare e monti.

La Penisola Sorrentina deve alla peculiare e unica combinazione che vede i Monti Lattari degradare verso il mar Tirreno e l’isola di Capri i suoi prodotti unici: gli agrumi, in particolare i limoni; la Minucciola, oliva incredibile perché racchiude la commistione della terra montana e del vento marino.

La Minucciola ha anche un importante valore storico, in quanto è l’oliva più consumata nella vicina città di Napoli e dal circondario – sin dall’antica, quando gli oli di Minucciola erano trasportati da Oplonti e Pompei verso il cuore della Campania Felix: Baia, Miseno e Cuma.

Il DOP Penisola Sorrentina della Selezione Oli d’Italia – Sabino Basso è contraddistinto dal colore giallo paglierino e dal fruttato delicato ma particolare, poiché attraversato dalla brezza del mare e dalla temperanza dei monti. Al gusto l’olio è dolce e delicato, particolarmente adatto per condire contorni o esaltare secondi e contorni.

DOP Cilento

Il DOP Cilento è un olio realizzato a partire delle cultivar Frantoio, Leccino e Ogliarola.

Queste tre cultivar sono tra le principali famiglie di olive diffuse nell’Italia meridionale (e non solo). Acquisiscono però delle qualità organolettiche uniche nel Cilento e, soprattutto, la lavorazione locale – che le lavora e le raffina insieme – crea un olio unico, appunto insignito del riconoscimento della Denominazione d’Origine Protetta.

Il Cilento è una regione storica della Campania, abitata e coltivata dai tempi più antichi: presso la foce del fiume Sele, nei pressi di Paestum, sorgono le rovine dell’omonima antica città greca, fondata nel VII secolo a.C. e dove ancora oggi si ammirano il Santuario di Hera e i Templi di Cerere e Nettuno.

L’olio DOP Cilento può essere definito a tutti gli effetti l’olio del mito e dell’antichità. Le cultivar cilentano giunte fino a noi, oggi, sono le eredi della tradizione greca e proprio ai greci e ai fenici si attribuisce tradizionalmente la diffusione dell’olivicoltura in Italia. Gustare un olio che eredita questo passato è affascinante.

Il DOP Cilento della Selezione Oli d’Italia – Sabino Basso è contraddistinto da un vivace color giallo, impreziosito dai riflessi verdi e dal fruttato medio o leggero – a seconda delle peculiarità di ogni bottiglia. Il gusto è intenso ma equilibrato e si associa perfettamente a paglierino e dal fruttato delicato ma particolare, che lo rende particolarmente accattivante se associato agli antipasti, in particolare formaggi freschi come mozzarelle, ricotte e anche come la feta greca, e primi piatti di pesce.

In conclusione…

Cominciamo il 2022 con un breve ripasso del rapporto tra gli oli della Selezione Oli d’Italia – Sabino Basso e i territori da cui provengono.

In questo primo articolo abbiamo parlato della Campania, una delle regioni maggiormente protagoniste delle nostre Confezioni e in particolare delle confezioni Campania, Campania Felix e Le Dop.

Vi abbiamo inoltre ripresentato i due oli della Selezione Oli d’Italia protagonisti di queste confezioni: il DOP Penisola Sorrentina e il DOP Cilento. Se vi sembra che abbiamo saltato l’Irpinia… è così, perché a essa dedicheremo un articolo più avanti.