Percorrere luoghi attraverso i sapori: è questo lo scopo delle Confezioni della Selezione Oli d’Italia – Sabino Basso. Nel nostro nono appuntamento viaggiamo verso Sud, attraverso le terre e gli oli della confezione Viaggio a Sud.

Le Confezioni della Selezione Oli d’Italia nascono dal desiderio di condurvi in un viaggio alla scoperta della nostra terra e dei suoi prodotti, attraverso le sue opere più prelibate e i suoi sapori migliori.

Nella prima tappa di questo viaggio abbiamo percorso la nostra terra, il luogo in cui la nostra Storia ha avuto inizio: l’Irpinia. Nella seconda e nella terza tappa abbiamo ampliato questo orizzonte, percorrendo parte della regione in cui viviamo e ripercorrendo la storia del meridione: la Campania e la Magna Grecia. La quarta era invece dedicata alla confezione che idealmente unisce le precedenti, la Tavola Mediterranea. Nella quinta e nella sesta abbiamo commemorato l’anniversario della nascita d’Italia e della liberazione dal nazifascismo, parlando delle confezioni 100% Italia e Olio e Pomodoro. Nella settimana siamo tornati in viaggio a partire dalla Campania Felix. Nell’ottava abbiamo goduto dei contrasti e dei sapori nati dall’unione di Terra e Mare.

Nel nostro nono tour abbiamo scelto di esplorare il Sud dell’Italia, un’area così eterogenea e meticcia da render difficile trovare un unico percorso conduttore. Il Sud è una terra multiforme, in cui ognuno di noi può attraversare luoghi e storie profondamente differenti, eppure simili.

La confezione Viaggio a Sud

La confezione Viaggio a Sud si compone di: una bottiglia di Monocultivar Ravece della Selezione Oli d’Italia – Sabino Basso, olio extravergine d’oliva in bottiglia in vetro da 500 ml prodotto con le migliori olive della varietà Ravece, provenienti quasi esclusivamente dalla provincia di Avellino; una bottiglia di DOP Cilento della Selezione Oli d’Italia – Sabino Basso, olio extravergine d’oliva in bottiglia di vetro da 500 ml prodotto con le migliori olive varietà Frantoio, Leccino e Ogliarola tipiche del Cilento; una bottiglia di DOP Penisola Sorrentina della Selezione Oli d’Italia – Sabino Basso, olio extravergine d’oliva in bottiglia di vetro da 500 ml prodotto con selezione della cultivar Minucciola, tipica della Penisola Sorrentina; una bottiglia di DOP Terra di Bari della Selezione Oli d’Italia – Sabino Basso, olio extravergine d’oliva in bottiglia in vetro da 500 ml, prodotto con olive Coratina provenienti dalla zona nord di Bari; una bottiglia di IGP Sicilia della Selezione Oli d’Italia – Sabino Basso, olio extravergine d’oliva in bottiglia in vetro da 500 ml, prodotto con le migliori olive delle varietà sicule Biancolilla e Cerasuola; una bottiglia di IGP Calabria della Selezione Oli d’Italia – Olio Basso, olio extravergine d’oliva in bottiglia in vetro da 500 ml, prodotto esclusivamente con le migliori olive della varietà calabrese Carolea.

Analizziamo nel dettaglio i prodotti che compongono la confezione.

Olio_Extravergine_Oliva_Selezione_Monocultivar_Ravece

Monocultivar Ravece

L’Irpinia, la nostra casa, è l’ideale punto di partenza del nostro Viaggio a Sud. I generosi frutti della terra del lupo ci donano l’olio Monocultivar Ravece.

Il Monocultivar Ravece della Selezione Oli d’Italia – Sabino Basso è un olio unico. Caratterizzato dal colore verde intenso e da un fruttato intenso ed elegante, le cui note sfumano in un peculiare aroma erbaceo con spiccate note di pomodoro verde.

Il gusto del Monocultivar Ravece della Selezione Oli d’Italia – Sabino Basso è in perfetto equilibrio tra l’amaro e il piccante. Questo sapore è conferito dall’elevato contenuto di polifenoli: si tratta di composti aromatici e antiossidanti, da cui dipendono alcune delle migliori qualità (e dei benefici) dell’olio.

Il nostro pluripremiato Monocultivar Ravece porta sulle vostre tavole la Storia, la qualità e il sapore delle generose terre irpine. Terre dove le stagioni creano contrasti profondi tra l’estate e l’inverno, l’autunno e la primavera. Quest’olio è infatti prodotto con la monocoltivazione della varietà Ravece, frutto unico della nostra Irpinia.

La Monocultivar Ravece

La Ravece è un’antica cultivar di olivo, originatasi in Irpinia presumibilmente a ridosso del sedicesimo secolo. Compare, infatti, nella forma dialettale “ravej” già nel volume Platea urbis et foranea confecta del cardinale e vescovo Diomede Carafa. Si tratta di un antico trattato di botanica, risalente al 1517 e preservato presso la biblioteca diocesana di Ariano Irpino. Ancora oggi la Ravece è coltivata quasi totalmente nella provincia di Avellino.

La maturazione è tardiva, anche a causa del clima rigido che caratterizza l’Irpinia, e la produttività è abbondante e costante. Anche se la produzione non è quantitativamente elevata, attestandosi intorno al 15/16%, è particolarmente apprezzata la qualità dell’olio. 

L’olio extravergine prodotto dalla Ravece è indicato dalla denominazione di origine protetta “Irpinia – Colline dell’Ufita”. Il Monocultivar Ravece della Selezione Oli d’Italia – Sabino Basso rientra in tale nomenclatura ed esalta ulteriormente la bontà della selezione, rendendola la sola e indiscussa protagonista del Monocultivar Ravece.

Il Cilento è un’area montuosa della Campania, situata nella parta bassa della provincia di Salerno. Si tratta di una località abitata sin dalla seconda colonizzazione greca, di cui mostra ancora le vestigia e in particolare nei pressi della foce del fiume Sele. 

Il DOP Cilento della Selezione Oli d’Italia – Sabino Basso è ricavato dalle olive Frantoio, Leccino e Ogliarola, nelle varietà caratteristiche del Cilento. La commistione di tre cultivar così eterogenee dona al DOP Cilento della Selezione Oli d’Italia – Sabino Basso un caratteristico colore verde scuro con riflessi dorati, caratterizzato da un gusto di ottima qualità.

Il sapore è fine, aromatico, sapido e fruttato, con sfumature di piccante e amaro. Alcuni vi ravvisano sentori di erba fresca, mela acerba, carciofo, maggiorana, rosmarino, lattuga, sedano, mandorla e pinolo.

Ogliarola

L’Ogliarola è una delle cultivar di olive da spremitura più diffuse nell’Italia meridionale, originaria della Puglia e della Basilicata. Ogni località presenta una varietà specifica di Ogliarola che esprime con sfumature distintive determinate dalle caratteristiche del suolo, del clima, dell’età dell’uliveto.

La pianta è alquanto vigorosa, con portamento espanso e una medio-alta densità della chioma. Inoltre gli olivi d’Ogliarola presentano una naturale predisposizione a vivere oltre il secolo. 

Purtroppo questa cultivar soffre le malattie e i parassiti. L’Ogliarola del Salento è stata la principale vittima della Xylella fastidiosa, il batterio che ha quasi portato all’estinzione gli ulivi salentini. Questa cultivar ha però un’ottima resa e presenta un olio di elevata qualità.

L’olio che si ricava dall’Ogliarola si presenta con un fruttato medio; il sentore di amaro e piccante risulta quindi molto equilibrato e di media intensità. La sensazione al palato è di un olio armonioso ed elegante.

L’Ogliarola, pur essendo un olivo antichissimo, ci dona un extra vergine moderno che incarna perfettamente il gusto contemporaneo.

Frantoio

La Frantoio è una delle coltivazioni di olivo più uniformemente diffuse sul territorio nazionale, talvolta coltivato anche all’estero.

È contraddistinta da un albero di media taglia e vigoria, con chioma allargata e mediamente fitta. La sua fruttificazione è elevata e costante, con una maturazione scalare e tardiva. Il periodo ideale di raccolta è intorno a metà novembre, con una produttività elevata e costante. 

Le olive che produce sono di dimensioni medio-piccole, con una buona resa in olio. L’olio che si ottiene da questa cultivar presenta un colore verde chiaro con deboli note giallognole.

Leccino

Le Leccino sono fra le olive nere più coltivate in Italia.

È probabile che abbiano avuto origine in Toscana, dove furono al centro di una riforma agraria promossa da Cosimo I de’ Medici durante il Rinascimento. Sul sito Olio Basso abbiamo dedicato un ampio excursus alla storia dell’olio.

L’olivo Leccino si presenta come un albero esteticamente molto gradevole e può raggiungere grandi dimensioni. Le Leccino godono di tempi relativamente brevi di maturazione, con produttività elevata e costante. 

Le olive del Leccino si contraddistinguono per i colori scuri, variando dal verde al viola scuro. Hanno una forma piuttosto ellittica e irregolare. Gli utilizzi di queste olive sono molteplici, grazie anche alla semplicità di lavorazione.

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DOP Penisola Sorrentina

La penisola si protende nel mar Tirreno ed è “divisa” tra l’area che si affaccia sul golfo di Napoli, definita sorrentina, e dal lato che guarda il golfo di Salerno, noto come amalfitano. L’intera area è riconosciuta dall’UNESCO come patrimonio dell’umanità dal 1997.

La costiera è ricca di bellezze storiche e naturali uniche al mondo. Il territorio è contraddistinto dalla coesistenza della catena montuosa dei Monti Lattari, che degradano verso il mare terminando con Punta Campanella, e del mare, raggiungibile attraverso straordinarie falesie e fiordi naturali, come i famosissimi fiordi di Furore e di Crapolla.

Di fronte a Punta Campanella, a poche miglia marine, c’è l’isola di Capri. Un tempo attaccata alla penisola sorrentina, oggi ne rappresenta un ideale proseguimento.

L’unione di contrasti così forti, il mare e la montagna, ci dona un frutto unico come la Minucciola. Da questa ricaviamo il nostro DOP Penisola Sorrentina della Selezione Oli d’Italia – Sabino Basso, un olio che racchiude il contrasto tra Terra e Mare, mare e vento della Penisola Sorrentina.

Minucciola

La Minucciola è la principale cultivar della Penisola Sorrentina. Anzi, possiamo affermare che sia la principale cultivar della provincia di Napoli, poiché è nella penisola che si concentra il 75% dell’olivicoltura locale.

La Minucciola è coltivata soprattutto sui suoli terrazzati che dai Monti Lattari degradano verso il mare. Perciò l’albero, di vigoria medio-elevata, ha portamento assurgente e presenta una chioma espansa e folta. Ma, soprattutto, l’albero di Minucciola è resistente alle malattie e soprattutto alle intemperie.

Si contraddistingue per un’elevata produttività e resa in olio. Il frutto della Minucciola è piccolo, di forma ellissoidale corta, con piccolo umbone. Il colore con la maturazione è molto eterogeneo: dal verde con lenticelle piccole e numerose, al rosso vinoso, fino al nero. Gli oli della Penisola Sorrentina si contraddistinguono per il sapore decisamente dolce con note di amaro e piccante e piacevoli sfumature speziate, con retrogusto di mandorla verde.

Il DOP Penisola Sorrentina della Selezione Oli d’Italia – Sabino Basso è caratterizzato da un vivace color giallo paglierino. Il fruttato si presenta delicato, ma molto particolare: si distinguono sentori di rosmarino, mentuccia e limone – eredità delle coltivazioni e dei sapori della Penisola sorrentina. Il gusto è dolce e delicato, con un amaro e piccante di bassa intensità che creano una soave armonia con le spiccate note di erbe aromatiche.

Olio_Extravergine_Oliva_Selezione_DOP_Puglia

DOP Terra di Bari

Castel del Monte è una fortezza del XIII secolo fatta costruire da Federico II di Svevia, Imperatore del Sacro Romano Impero e Re di Sicilia. Sorge sulla sommità di una collina, a cca 550 metri sul livello del mare, nel cuore dell’altopiano delle Murge occidentali in Puglia. 

Castel del Monte dà il nome all’omonima frazione del comune di Andria (BT) ed è sito a 17 km dalla città. Castel del Monte è, assieme alla provincia di Bari, una delle aree da cui nasce il DOP Terra di Bari della Selezione Oli d’Italia – Sabino Basso.

Il capoluogo della Puglia è noto per tanti motivi storici, culturali, artistici e anche gastronomici. Bari ha una solida tradizione mercantile e imprenditoriale: dall’età ellenica è un punto nevralgico nell’ambito del commercio e dei contatti politico-culturali con i Balcani, la penisola greca, il Vicino e il Medio Oriente e, anche se più raramente, il Maghreb. 

Il porto di Bari è il maggiore scalo-passeggeri italiano del mare Adriatico. Dal 1930 si tiene a Bari la Fiera del Levante, tra le principali esposizioni fieristiche della nostra nazione. Da questi luoghi di vivace culturale, di confronto e melting pot, proviene l’oliva Coratina presente nel DOP Terra di Bari della Selezione Oli d’Italia – Sabino Basso.

Coratina

L’oliva Coratina è una delle varietà più diffuse ed apprezzate della Puglia, regione riconosciuta come una delle maggiori produttrici di olio d’Italia.

Le sue caratteristiche sopravvivono e, anzi, sono esaltate dal nostro olio DOP Terra di Bari. Le principali sono l’elevata concentrazione di polifenoli, l’acidità minima (< 0.2%) e il bassissimo quantitativo di perossidi.

La pianta ha un’alta resa produttiva di olio, fino ad arrivare al 25%: circa il doppio rispetto ad altre varietà coltivate in Italia. Questo pur mantenendo sempre una qualità elevata. È caratterizzata da una produttività precoce che comincia nei primi anni di vita. Il periodo di maturazione durante l’anno di questo olivo è piuttosto tardivo.

Il nome della pianta rivela la sua origine presso il paese di Corato, in provincia di Bari. Da lì questa pianta si è diffusa in tutta l’area circostante e ancora oggi continua a essere una delle varietà più coltivate nella parte settentrionale della provincia.

L’olio che si ricava dalla Coratina barese è contraddistinto da fruttato vivace di oliva verde, con leggere note di mandorla, si unisce al tipico sapore amaro e piccante, intenso ma equilibrato, accompagnato da gradevoli note di vegetale e di carciofo.

Olio Extravergine di Oliva Selezione IGP Sicilia

IGP Sicilia

La Sicilia è una delle maggiori isole del Mediterraneo e la più grande tra quelle italiane. È la regione più estesa d’Italia e la quinta per popolazione. Dal 1130 al 1816, per ben 686 anni, l’isola fu racchiusa nell’entità statale del Regno di Sicilia. La Sicilia fu unita al Regno d’Italia nel 1860 con un plebiscito, in seguito alla spedizione dei Mille guidata da Giuseppe Garibaldi durante il Risorgimento. A partire dal 1946 la Sicilia è regione autonoma e dal 1947 ha nuovamente un proprio parlamento, l’Assemblea regionale siciliana o ARS, istituita ancor prima della nascita della Repubblica Italiana.

La storia, la cultura, i sapori, la natura e tanto altro: la Sicilia è uno dei territori più affascinanti dell’Italia e del Mediterraneo. Da questa terra unica e speciale proviene l’olio IGP Sicilia della Selezione Oli d’Italia – Sabino Basso. L’olio e gli olivi rientrano a pieno diritto nei tesori che questa regione dona a tutte e tutti noi. Grazie alle specificità delle varietà Biancolilla e Cerasuola, quest’olio presenta delle caratteristiche organolettiche uniche.

Il colore del nostro IGP Sicilia è giallo dorato con riflessi verdi. Il fruttato, intenso e complesso, si apre con spiccati sentori di erba fresca e pomodoro acerbo. Il gusto è dolce e molto elegante con toni di erba fresca, pomodoro acerbo e cardo resi vivaci da leggere note di piccante e amaro appena pronunciato.

Biancolilla

La Biancolilla è ritenuta una delle cultivar più antiche tra gli uliveti italiani. È originaria della zona di Caltabellotta, nell’agrigentino. Il suo nome più noto deriva dal processo di maturazione, durante il quale le drupe passano dal tipico colore verde del frutto acerbo a una tonalità di rosso tendente al violaceo.

La Biancolilla è coltivata prevalentemente in Sicilia occidentale (soprattutto nel palermitano e nell’agrigentino), ma è presente anche sul versante orientale dell’isola. Si tratta di una cultivar resistente, capace di svilupparsi anche su territori alto-collinari e con scarsa disponibilità di acqua, fattore che la rende ottima per i terreni secchi tipicamente siculi.

L’olio extravergine di oliva Biancolilla racchiude molti dei sapori tipici della cultura gastronomica sicula ed è eccellente per il condimento di piatti a base di pesce o di verdure, ma si può utilizzare anche per la realizzazione di dolci in sostituzione del burro o dell’olio di semi.

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Cerasuola

La Cerasuola è una delle cultivar più diffuse in tutto il territorio siciliano. Le zone di produzione di questa varietà coprono ampi settori del versante occidentale della regione, in particolare nella provincie di Trapani, di Palermo e di Sciacca.

Le olive Cerasuola hanno una vocazione esclusivamente olearia e sono caratterizzate da una resa elevata. Hanno dimensioni notevoli e possono anche superare i 7 grammi di peso. La forma delle drupe è ellittica, mentre il colore volge al nero o al violaceo.

Le caratteristiche dell’olio ricavato dalla Cerasuola variano a seconda della fase di maturazione in cui viene effettuato il raccolto, dal tipo di suolo in cui cresce l’olivo e in base ai metodi di coltivazione.

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IGP Calabria

La Calabria è la regione situata all’estremità meridionale della penisola italiana. Confina a nord con la Basilicata e, a sud-ovest, un braccio di mare la separa dalla Sicilia: è lo stretto di Sicilia, caratterizzato da forti correnti, tali da far pensare agli antichi greci che vi vivessero due mostri (Scilla e Cariddi). ed è bagnata a est dal mar Ionio e ad ovest dal mar Tirreno.

Di fondamentale importanza per la storia calabrese è proprio lo sbarco degli ellenici sulle loro coste. Gli achei si mescolarono con gli altri popoli autoctoni, dando vita a una cultura meticcia: la cultura greco-italica, estremamente florida nei secoli successivi. I greci fondarono fiorenti colonie, così magnificenti da guadagnarsi l’appellativo di Magna Grecia e così importanti da superare, in alcuni casi, la stessa madre patria.

L’IGP Calabria della Selezione Oli d’Italia – Sabino Basso è caratterizzato dal colore giallo, con toni verdi brillanti. All’olfatto si percepisce un fruttato mediamente intenso con sentori di olive verdi, erba e pomodoro maturo. Al gusto è avvolgente e armonico con note di frutta ed erbe di campo valorizzate da toni medi di piccante e amaro. Esso è tratto dalla cultivar Carolea.

Carolea

La Carolea è la cultivar da cui nasce l’IGP Calabria della Selezione Oli d’Italia – Sabino Basso. Si tratta di una varietà di olivi che, sebbene presente in altre regioni, è coltivata soprattutto in Calabria. Assume diverse denominazioni di natura gergale, tra le più conosciute vi sono olivona, calabrese, cumugnana e catanzarese.

La pianta si sviluppa prevalentemente in collina, grazie al clima caldo della regione e alla forte esposizione solare. La luce permette la crescita spropositata del frutto. Inoltre l’aria salmastra e la presenza di correnti d’aria, favoriscono il ciclo vegetativo che genera una fioritura molto abbondante.

La fioritura avviene piuttosto precocemente, generando fronde vigorose e piene. La maturazione del frutto si sviluppa gradualmente generando una presenza di olio al suo interno in quantità media rispetto alle altre varietà.

In conclusione…

Abbiamo percorso l’intero Sud, godendo dei frutti che questa terra generosa e ricca di storia, natura, saperi e sapori ci dona. La nostra confezione Viaggio a Sud ambisce a racchiudere, in una selezione dei migliori oli prodotti in loco, una piccola sintesi di questi tesori.

Il nostro suggerimento, però, è quello di rompere di indugi e scoprire queste terre. Preparare i bagagli, accantonare i doveri e lasciarsi andare verso Sud, in questa terra di profughi e di raminghi. Perché solo l’esperienza della scoperta vivida può farci crescere come individui, perché solo il confronto con l’altro, l’ignoto e la costruzione di relazioni e rapporti collettivi consentono all’umanità di andare oltre il suo orizzonte.

Al prossimo tour con le confezioni Selezione Oli d’Italia – Sabino Basso. Fedele nel gusto, sempre.