Percorrere luoghi attraverso i sapori: è questo lo scopo delle Confezioni della Selezione Oli d’Italia – Sabino Basso. Nel nostro decimo appuntamento torniamo nuovamente in Irpinia, la nostra terra di origine, per parlare dei suoi colori: Bianco Verde.
Le Confezioni della Selezione Oli d’Italia nascono dal desiderio di condurvi in un viaggio alla scoperta della nostra terra e dei suoi prodotti, attraverso le sue opere più prelibate e i suoi sapori migliori.
Nella prima tappa di questo viaggio abbiamo percorso la nostra terra, il luogo in cui la nostra Storia ha avuto inizio: l’Irpinia. Nella seconda e nella terza tappa abbiamo ampliato questo orizzonte, percorrendo parte della regione in cui viviamo e ripercorrendo la storia del meridione: la Campania e la Magna Grecia. La quarta era invece dedicata alla confezione che idealmente unisce le precedenti, la Tavola Mediterranea. Nella quinta e nella sesta abbiamo commemorato l’anniversario della nascita d’Italia e della liberazione dal nazifascismo, parlando delle confezioni 100% Italia e Olio e Pomodoro. Nella settimana siamo tornati in viaggio a partire dalla Campania Felix. Nell’ottava abbiamo goduto dei contrasti e dei sapori nati dall’unione di Terra e Mare. Nella nona abbiamo vagabondato fino all’estremo Sud della nostra penisola.
Torniamo in Irpinia, la nostra casa, e lì attendiamo l’arrivo dell’autunno. Mentre le valli e i monti si tingono di rosso, arancio e oro, godremo dei frutti più prelibati di questa fertile terra: il vino e l’olio. Scopriamo insieme la confezione Bianco Verde.
La confezione Bianco Verde
La confezione Viaggio a Sud si compone di: tre bottiglie di Monocultivar Ravece della Selezione Oli d’Italia – Sabino Basso, olio extravergine d’oliva in bottiglia in vetro da 500 ml prodotto con le migliori olive della varietà Ravece, provenienti quasi esclusivamente dalla provincia di Avellino; una bottiglia di Fiano di Villa Raiano, vino prodotto con uve provenienti dalla provincia di Avellino, in bottiglia in vetro da 750 ml; una bottiglia di Greco di Villa Raiano, un vino fresco e compatto, dal gusto persistente dopo l’assaggio, ricco di sapidità prodotto con uve provenienti dalla provincia di Avellino, in bottiglia in vetro da 750 ml.
Prima di presentare nel dettaglio i prodotti, però, chiariamo perché abbiamo scelto di denominare questa confezione “Bianco Verde” e in che modo questa si distingue da altre dedicate all’Irpinia.
Perché “Bianco Verde”?
Il bianco e il verde non sono una scelta casuale. Il riferimento della nostra confezione della Selezione Oli d’Italia – Sabino Basso è determinato sia dai colori dei prodotti in confezione – il verde del nostro Monocultivar Ravece e il bianco del Fiano di Avellino e del Greco di Tufo di Villa Raiano – ma anche dall’amore per la nostra terra.
Un amore che diventa anche pratica sportiva, come nel caso dell’US Avellino. La squadra del capoluogo irpino è contraddistinta dall’adozione dei colori sociali del bianco e del verde dal secondo dopoguerra. Fondata nel 1912, la squadra professionistica di calcio dell’Avellino era solita indossare maglie di colore bianco fino al dopoguerra.
Il 23 febbraio del 1947, l’US Avellino avrebbe tenuto la sua prima partita contro il Benevento. In occasione del primo derby tra irpini e sanniti, i secondi scelsero di indossare una maglia che richiamasse i colori del liquore locale, il noto Strega.
Gli irpini scelsero di “rispondere” alla scelta indossando una maglia che coniugasse, al bianco già precedentemente usato, il verde. Il colore richiamava l’Anthemis, il pregiato liquore prodotto dai monaci benedettini del santuario di Montevergine. Si dice che i monaci avessero donato ai calciatori irpini una bottiglia di quel liquore, in segno di buon augurio.
Monocultivar Ravece
Il Monocultivar Ravece della Selezione Oli d’Italia – Sabino Basso è un olio unico, che avete imparato a conoscere attraverso i tour per l’Italia e il Sud.
È caratterizzato da un intenso color verde e da un fruttato ricco ed elegante, le cui note sfumano in un peculiare aroma erbaceo contraddistinto da spiccate note di pomodoro verde. Il suo gusto, invece, è in perfetto equilibrio tra l’amaro e il piccante ed esalta i sapori dei tuoi piatti, dagli antipasti ai dolci.
Il nostro pluripremiato Monocultivar Ravece porta sulle vostre tavole la Storia, la qualità e il sapore delle generose terre irpine. I contrasti profondi tra l’estate e l’inverno, l’autunno e la primavera donano a questa cultivar delle proprietà uniche, come l’elevato quantitativo di polifenoli, che determinano non solo una migliore qualità del prodotto ma anche dei migliori effetti sul tuo organismo quando lo gusti.
La Monocultivar Ravece
La Ravece è un’antica cultivar di olivo, originatasi in Irpinia a ridosso del sedicesimo secolo. La sua prima comparsa “ufficiale” è nelle forma dialettale “ravej”, citata nel volume Platea urbis et foranea confecta scritto dal cardinale e vescovo Diomede Carafa, esponente dell’omonima famiglia e omonimo del politico a cui è intitolato uno dei più caratteristici edifici del Centro Storico di Napoli, nei pressi di S. Gregorio Armeno.
Il Platea urbis et foranea confecta è un antico trattato di botanica, risalente al 1517 e preservato presso la biblioteca diocesana di Ariano Irpino. Questa era la diocesi in cui Diomede Carafa trascorse la sua gioventù e la sua età adulta, edificandovi proprio la biblioteca diocesana che ancora oggi custodisce i suoi scritti (1540. Fu poi elevato cardinale da Papa Paolo IV.
Ancora oggi la Ravece è coltivata quasi totalmente nella provincia di Avellino. È caratterizzata da maturazione è tardiva, anche a causa del clima rigido che caratterizza gli inverni irpini, ma la produttività è abbondante e costante. Anche se la produzione non è quantitativamente elevata, attestandosi intorno al 15/16%, è particolarmente apprezzata la qualità dell’olio.
L’olio extravergine prodotto dalla Ravece è indicato dalla denominazione di origine protetta “Irpinia – Colline dell’Ufita”. Il Monocultivar Ravece della Selezione Oli d’Italia – Sabino Basso rientra in tale nomenclatura ed esalta ulteriormente la bontà della selezione, rendendola la sola e indiscussa protagonista dell’olio Monocultivar Ravece.
Fiano e Greco di Villa Raiano
Completano la confezione Bianco Verde della Selezione Oli d’Italia – Sabino Basso due vini tipici della Campania nella loro declinazione irpina: il Fiano di Avellino e il Greco di Tufo di Villa Raiano.
Il Fiano di Avellino di Villa Raiano
Il Fiano di Avellino di Villa Raiano è un vino bianco prodotto solo con uve Fiano provenienti da quattro vigne differenti situate in altrettanti comuni della provincia di Avellino, site nei comuni di Montefredane, San Michele di Serino e Lapio.
I grappoli vengono raccolti manualmente e trasportati in cantina in piccole cassette per evitare lo schiacciamento degli acini. Le uve vengono sottoposte ad una pressatura soffice a grappolo intero per ottenere il mosto fiore. La vinificazione e l’affinamento sulle fecce fini per 4 mesi avviene interamente in tini di acciaio.
Il Fiano di Avellino è un vino DOCG la cui produzione è consentita nella provincia di Avellino. Possono concorrere alla produzione le uve dei vitigni greco, coda di volpe bianco e trebbiano toscano. È contraddistinto dal colore giallo paglierino e dal sapore delicato.
Furono i Greci a portare in Italia l’originario vitigno del Fiano, la “Vitis Apicia”. Le prime viti furono piantate a Lapio, uno dei comuni in cui è prodotto il Fiano di Avellino di Villa Raiano e che dall’uva trae il suo nome.
Si trovano documenti di acquisto di Fiano risalenti al XII secolo e, già nel XIX secolo, questo vino irpino è protagonista di un primo exploit commerciale. Dopo un periodo di regressione nella produzione, determinato dall’’invasione della fillossera (ne parlammo nel primo tour della Selezione Oli d’Italia – Sabino Basso, ricordate?), dagli anni ‘70 del XX secolo il Fiano di Avellino è tornato a essere protagonista nel commercio e, soprattutto, sulle tavole del mondo.
Il Greco di Tufo di Villa Raiano
Il Greco di Tufo di Villa Raiano è un vino bianco prodotto solo con uve Greco provenienti da tre vigne differenti, situati in altrettanti comuni della provincia di Avellino: Montefusco, Tufo e Altavilla Irpina. Lo connota il colore giallo paglierino, più o meno intenso, un odore gradevole e fine e il sapore fresco, secco e armonico
I grappoli vengono raccolti manualmente e trasportati in cantina in piccole cassette per evitare lo schiacciamento degli acini. Le uve vengono sottoposte ad una pressatura soffice a grappolo intero per ottenere il mosto fiore. La vinificazione e l’affinamento sulle fecce fini per 4 mesi avviene interamente in tini di acciaio.
Il Greco di Tufo è un vino italiano che beneficia della menzione Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG). È prodotto dai vitigni siti in otto comuni della provincia di Avellino: Tufo, Altavilla Irpina, Chianche, Montefusco, Prata di Principato Ultra, Petruro Irpino, Santa Paolina e Torrioni.
Il Greco di Tufo è uno tra i pochi vini bianchi italiani che si presta all’invecchiamento, processo che ne esalta i sapori. La prima traccia storica del Greco è un affresco di Pompei, risalente al I secolo a.C. L’opera reca le parole “vino Greco” e, stante anche le testimonianze di autori quali Plinio il Vecchio, Catone, Varrone e Virgilio, era considerato un vino prelibato dai romani.
La sua diffusione parte dalle pendici del Vesuvio per arrivare nell’avellinese dove prende appunto l’appellativo Greco di Tufo. Nel primo tour della Selezione Oli d’Italia – Sabino Basso abbiamo parlato di come il Greco sia diventato “di Tufo” e in che modo ciò abbia a che fare con la zolfatura praticata presso la città irpina.
In conclusione…
Siamo tornati in Irpinia per farvi scoprire, con la confezione Bianco Verde della Selezione Oli d’Italia – Sabino Basso, tre nuovi tesori di questa generosa terra. Abbiamo così ripercorso i sentieri del Fiano e del Greco e, ancora una volta, assaporato il peculiare sapore del Monocultivar Ravece della Selezione Oli d’Italia – Sabino Basso.
Se vuoi portare sulla tua tavola o donare questi sapori, i sapori del lupo, della natura e della storia sulla tua tavola, la confezione Bianco Verde ti aspetta.
Al prossimo tour con le confezioni Selezione Oli d’Italia – Sabino Basso. Fedele nel gusto, sempre.